Il territorio di Vigodarzere è attraversato da
due fiumi, il BRENTA ed
il MUSON dei Sassi.
Da
sempre si è posto il problema della regolamentazione delle acque e già con la
Repubblica Veneta fu costituito il -Consorzio
di Difesa, di Scolo e
di Irrigazione Brenta
Vecchia a Sinistra - .
Nel 1602 la Serenissima divise il territorio in
7 prese
per la regolazione delle acque del Brenta e del Muson e Vigodarzere fa
parte
della 5^
presa.
Gli
scopi del Consorzio nella nostra zona
si
possono
riassumere nei seguenti punti:
-
provvedere allo scolo naturale delle acque e migliorarne il
deflusso, mediante il
coordinamento dei propri scoli al fiume Muson.
-
-
difendere il territorio dalle acque esterne
-
-
derivare acqua dai fiumi Brenta
e Muson
-
per
usi agricoli.
-
Lo scarico delle acque pluvuali avviene a
mezzo di 5 chiaviche poste nel fiume
-
Muson e
sono quelle dello
-
Scolo Salgaro
-
Scolo Piovetta
-
Chiavica Grande
-
Chiavica Maldura
-
Chiavica Ospedaletto.
Durante
le piene le Chiaviche devono essere
chiuse.
Altro canale
con funzione di scolo è
il Piovego di Villabozza che
deriva dal Tergola di Villa del
Conte.
Inoltre
con funzione irrigua e di scolo ci sono 5
canalette:
1)
la
canaletta Agugiaro lunga km. 6,725
dal Piovego di Villabozza a scolo Salgaro
2) la
canaletta Brazzo - Manganello,
lunga km.5,350 dalla canaletta Agugiaro
allo sbocco nello Scolo Salgaro.
3) la
canaletta Veronese lunga km.
2,600
4) la canaletta Terraglione lunga km.
4,000
5) la canaletta Certosa lunga km. 3,700
Da secoli gli agricoltori hanno mirato ad ottenere
la rapida evacuazione delle acque di scolo in modo da garantire alle colture le
condizioni pressochè perfette per lo sviluppo vegetativo
evitando, così, i danni per
il ristagno dell’acqua.
Infatti,
tutta la media e bassa pianura padovana si presenta intersecata da una
vastissima rete di canali di scolo ed i terreni sono sistemati con grande
accuratezza con le cosiddette baulature che forniscono pendenza in modo tale da
consentire lo smaltimento delle acque verso i fossi di scolo.
Ma il - Consorzio - aveva
anche lo scopo di portare l’acqua
a tutte le proprietà, utilizzando la fitta rete di
canali di scolo esistenti e per raggiungere
una ampia circolabilità dell’acqua.
Si rendevano
così, necessari ulteriori
lavori di costruzione di canali
secondari quali - il Terraglione- per
la zona a sinistra della Piovetta
ed il - Certosa - per quella destra.
Il canale -
Terraglione - con
11 diramazioni secondarie munite di -
portella - venne costruito nel
1938, ed il - Certosa – con 15 diramazioni, nel 1939.
I canali secondari
vennero concepiti per portare
l’acqua il più alto possibile in tutto il comprensorio per poi essere
convogliata nei fossi, in modo tale da
permettere un’irrigazione
continua.