LA CERTOSA
VILLA
ZIGNO
PASSI
VIGODARZERE
La Certosa è il piu’ importante complesso architettonico e
religioso del Comune di Vigodarzere.
Nel passato fu un monumento di grande prestigio ed
interesse.
Nel 1445 il vescovo di Padova –Pie-tro Donato dispose nel
testamento che venisse edificato un monastero per i Certosini.
Ma chi erano i Certosini ?
I Certosini erano un
ordine di monaci francesi
esattamente di Chartreuse nella
diocesi di Grenoble e da qui il nome di CERTOSA.
L’ordine nacque
intorno al 1170, la loro
occupazione principale è costituita dalla preghiera vocale e mentale, conducono
una vita eremitica di forti penitenze, studiano e lavorano, vivono in celle
piccole e separate, vestono con abito bianco, vengono sepolti senza bara, la
tomba non ha il nome ma c’e’ solo la croce.
L’ordine ebbe una forte diffusione sino a contare circa 280
Certose, tra le più famose si ricordano
quelle di Pavia, Firenze, Bologna ecc.
A Padova vi arrivarono perché chiamati dal vescovo Pietro
Donato e si stabilirono nella zona attuale di Codalunga in centro, nel
monastero di San Bernardo.
Ma questo edificio successivamente nel 1509 venne demolito
con la guerra della Lega di Cambrai dove La Repubblica di Venezia La Serenissima - si trovò contro
gli Stati di mezza Europa e il Papato.
Il Governo veneziano per motivi strategici stabilì che tutti
gli edifici costruiti fuori le mura di Padova fossero demoliti e si tratto’
della famosa -spianata-.
I monaci certosini rimasero senza casa e si trasferirono in
una tenuta di Campo San Martino, un Comune qui vicino.
Intanto nel 1534 iniziarono i lavori di costruzione della
Certosa, vicino al fiume Brenta in un’ansa, quasi a difesa di un luogo di pace,
silenzio e preghiera.
La paternità del progetto fu attribuita al grande architetto
vicentino Andrea Palladio, ma studi
successivi hanno posto delle perplessità e pare che il progetto sia da
attribuire all’arch. Andrea Moroni.
Dopo la morte di Andrea
Moroni avvenuta nel 1560 portò avanti i lavori l’arch. Andrea da Valle e
nello stesso anno la chiesa venne anche consacrata.
La Certosa è
un complesso composto da
chiesa, chiostri, celle o casette costituite da un corridoio una cameretta per lo studio, una per il riposo e da un
giardinetto ove ogni monaco lo coltivava per se’.
Si trovavano dipinti attribuiti ad artisti importanti come
i pittori Luca da Reggio (1605 – 1685)
e Sassoferrato.
Questo monastero non fu mai molto affollato, infatti vi
abitarono solo dai nove ai dieci monaci e nel 1768 la Repubblica veneta La
Serenissima, dispone la chiusura della comunità monastica perché formata da meno
di dodici componenti
cioè il numero minimo previsto e l’edificio diventa proprietà di
Venezia.
Piu’ avanti la
Certosa passò alla famiglia Maruzzi di origine greca e poi alla famiglia De
Zigno che intervenne nell’originale architettura, infatti furono demoliti una parte di chiostri, il
campanile, le cappelle, la cupola della chiesa e parte di celle, furono anche
asportati pregevoli dipinti.
Fortunatamente
è rimasto il chiostro maggiore con 32 archi integro con colonne di stile dorico.
I De Zigno,
praticamente la trasformarono in
casa di villeggiatura per le vacanze.
La Certosa ebbe ospiti illustri come Il poeta inglese
Byron, il letterato Ippolito
Pindemonte.
Una erede della famiglia De Zigno sposo’ il conte Passi che
divenne proprietario.
Con le due Guerre mondiali la Certosa subì dei danni in quanto fu trasformata
rispettivamente in
(pare) caserma e poi in polveriera.
Nel passato la Certosa era circondata da filari di carpini, macchie di acacie,
platani, farnie, pioppi, tigli, ecc.
Il complesso
conserva un’aria mistica,
sottolineata dal silenzio che permea questo angolo remoto
in riva al Brenta e come
è noto, si trova in uno stato di abbandono.
E’ speranza di tutti
che si possa arrivare a un recupero dell’immobile per restituirlo nella
sua originaria bellezza all’ intera
comunità e in particolare a quella di Vigodarzere che
si sente legata da sempre con affetto
ed ammirazione.
Vigodarzere, luglio 2007