FIUME

BRENTA

 

Il Brenta nasce come emissario dai laghi di sorgente termale di Levico e di Caldonazzo, dopo aver attraversato le province di  Trento, Vicenza, Padova e Venezia sfocia dopo 175 km. in località  Brondolo a Chioggia.

 

In località  Cismon, il Brenta riceve l’apporto dell’omonimo torrente, nei pressi di Limena,

attraverso il canale Brentella, il Brenta  perde una parte delle proprie acque  che vanno a

rimpinguare il Bacchiglione.

A  Pontevigodarzere, il corso d’acqua riceve il   Muson dei Sassi.

 

Il termine – Brenta – forse deriva da una serie di attrezzi agricoli, le brente,  recipienti in legno usati per contenere liquidi.

 

Il termine  - Brentana -  indica le alluvioni provocate dal fiume.

 

Vecchia storia: al maschile o al femminile ?

 

Si deve chiamare  il Brenta o  la  Brenta ?

 

Le pubblicazioni del Touring Club e dell’Istituto  De Agostini sono ormai orientate

per il maschile, ma l’enciclopedia Treccani, indica ripetutamente – La  Brenta -.

Anche  vari  rami del   Brenta  sono   al  femminile:

Brenta Magra, Brenta Morta, Brenta Vecchia.

D’Annunzio  scriveva – La  Brenta –

Dante scrisse “e quale i padovan lungo la Brenta”

Il Tasso “scende la Brenta al mar, tacita e bruna”.

 

Il Brenta nel passato fu tra le vie commerciali più frequentate  assumendo la particolare tipologia  del  “ porto - canale “ al servizio di  città emporio.

 

Ed  è  dal  11  secolo  che inizia la ripresa della navigazione sulle acque interne  in tutta la valle Padana e per quanto riguarda  Padova, è proprio nei secoli di governo del Comune prima, e della Signoria, poi, che vengono por-tate  a compimento le tre principali operazioni di sistemazione   della  rete  fluviale cittadina connesse alle vie maggiori costituite dal Brenta e  dal Bacchiglione, si realizzano:

-         nel  1189 il Canale di Battaglia,

-         nel  1209 il Piovego

-         nel   1314 il Brentella.

 

La Repubblica Veneta,  la Serenissima, sin da epoca medievale, si era posta il problema di regolare l’equilibrio  idraulico tra la laguna e la terraferma, bloccando l’accesso in laguna dei fiumi.

Nel giugno del 1604, il Senato Veneto, deliberò di istituire le  “ Sette Prese del Brenta” ossia sette comprensori da sottoporre a bonifica e stretto controllo idraulico.

 

IL Consorzio  Sesta Presa comprendeva all’incirca la Saccisica- zona del piovese-  fino alla Brenta Nova (1488, cavamento del Brentone da Sambruson a Conche per la raccolta acque del padovano).

Due secoli più tardi il governo Austriaco attuò un nuovo alveo del Brenta,  da  Fiesso a  Corte  detto – la  Cunetta - 

 

Poco prima del ponte di Limena, sulla destra si nota  la deviazione del canale Brentella, fatto scavare dai Carraresi a partire dal 1314, l’afflusso delle acque  era regolato da due manufatti – i Colmelloni -.

Proseguendo per il Brenta le arginature si fanno  più alte e dopo pochi km. appare la Certosa di Vigodarzere, Dopo Pontevigodarzere, una passerella unisce  i due antichi villaggi rivieraschi di Torre e di   e  di  Cadoneghe.

A  Stra,   il Brenta confluisce nel taglio del Piovego proveniente da Padova,  mentre dal  lato  opposto  inizia il tragitto del celebre Naviglio che procede verso i centri   della Riviera e di Venezia.